1. Politiche monetarie e fiscali in Europa
La prima anomalia è una generale sottovalutazione da parte degli investitori dell'inversione di rotta che interessa le principali banche centrali dei mercati avanzati. Negli scorsi 12 anni le autorità monetarie hanno effettuato acquisti cumulativi per un totale di circa 20.000 miliardi di USD di asset (al 30 aprile 2022), allo scopo di frenare la volatilità del mercato e i premi a termine. La fase di "acquisti compulsivi" è giunta al termine e stiamo assistendo a un'inversione di marcia. Il 2022 potrebbe essere il primo anno, in oltre un decennio, in cui le banche centrali globali nel complesso venderanno più titoli sovrani di quanti ne acquisteranno.
Basti notare come di recente la Banca centrale europea (BCE) sia passata a una politica decisamente più restrittiva. Nonostante il timore che la guerra in Ucraina possa innescare una recessione in Europa, che dipende dalle importazioni di energia dalla Russia, ora i funzionari sono più determinati a combattere l'aumento dell'inflazione per tentare di riportarla sotto controllo. In effetti, invece di mitigare la volatilità del mercato come hanno fatto in passato, nel 2022 e negli anni successivi la BCE e le altre banche centrali potrebbero trasformarsi in una fonte di volatilità.
Con ogni probabilità, la crisi tra Russia e Ucraina avrà conseguenze quali deficit fiscali più ampi e radicati in tutta Europa, poiché diversi Paesi cercheranno di finanziare il riarmo (ovvero un aumento della spesa per la difesa), nonché una maggiore indipendenza energetica (e quindi un aumento del costo dell'energia per le famiglie) sul breve periodo. Una simile evoluzione potrebbe comportare cambiamenti radicali nell'area Euro, anche in relazione al ruolo dei Bund tedeschi, e, sul lungo periodo, persino innescare un ritorno ai livelli precedenti alla crisi dell'Eurozona.
L'incremento dei prestiti, l'aumento dei tassi di interesse e l'ampliamento degli spread creditizi dovrebbero offrire un sostegno ai settori ciclici in Europa, nello specifico alla finanza. Inoltre, ci aspettiamo che gli investimenti di capitale in eccesso spingano i tassi di interesse ancor più in alto, una dinamica che potrebbe avere ripercussioni sui portafogli esposti maggiormente in termini di duration in Europa.