Implicazioni di investimento
Fedeli alle azioni dei mercati sviluppati: pensiamo che le azioni dei mercati sviluppati continueranno a generare buoni risultati, ma che l’Europa e il Giappone supereranno gli Stati Uniti. È probabile che l’Europa e il Giappone traggano maggiori vantaggi dall’inflazione rispetto agli Stati Uniti, dati i loro precedenti problemi di disinflazione, e i loro governi hanno maggiori probabilità di perseguire politiche reflazionistiche.
Più selettivi all’interno dell’azionario: continuiamo a favorire un’inclinazione value nell’energia e nei titoli finanziari e a preferire settori ciclici come materiali e alcuni industriali. Tuttavia, pensiamo che gli asset allocator dovrebbero essere più prudenti sulle valutazioni dei titoli ciclici, dato che molti titoli sono completamente prezzati per un recupero. I viaggi e il tempo libero sono un’area in cui le valutazioni non riflettono ancora la ripresa nel settore dei servizi. Un attributo chiave da ricercare in qualsiasi azienda in un ambiente inflazionistico, indipendentemente dal settore, è il suo potere di determinazione dei prezzi.
Ancora cautela sugli ME: la Cina è fondamentale per le prospettive dei ME e la stretta creditizia del governo è stata studiata per eliminare il rischio in eccesso dal sistema finanziario, soprattutto nel mercato immobiliare. Fino a quando la situazione resterà invariata, continuerà probabilmente a contraddistinguersi per la sua lentezza. Al di fuori della Cina, i paesi dovranno affrontare forti pressioni economiche per via del COVID e della volatilità politica. Nonostante il quadro generale piuttosto cupo, individuiamo delle opportunità negli esportatori di materie prime e, in relazione alla nostra visione positiva sull’Europa, nei paesi dell’Europa centrale e orientale.
Dati i rischi d’inflazione, proteggersi con le materie prime: l’inflazione potrebbe raggiungere livelli più alti o essere più persistente di quanto previsto da molti asset allocator. Se da una parte le azioni orientate al valore possono fornire una certa protezione, le materie prime (esclusi i metalli preziosi) sono state storicamente l’asset class più sensibile all’inflazione. Anche le attività reali e i titoli di stato indicizzati all’inflazione hanno un ruolo da svolgere.
Concentrare l’obbligazionario di categoria growth in una duration più breve: le banche centrali sono sulla via dell’inasprimento, quindi preferiamo un taglio alla duration e strutture a tasso variabile, soprattutto nei CLO e nei prestiti bancari. La maggior parte degli spread presenta valori elevati, ma non vediamo elementi in grado di catalizzarne un ulteriore ampliamento. A nostro avviso, il debito sovrano e societario ME offrono un migliore potenziale di rialzo dal punto di vista degli spread rispetto alle società statunitensi e all’high yield.
Mantenere obbligazioni difensive per la diversificazione: anche se le nostre opinioni sono orientate verso una ripresa economica, pensiamo che sia ancora prudente considerare un’allocazione alle obbligazioni di alta qualità in caso di una forte correzione sull’azionario. Un universo obbligazionario globale offre agli investitori maggiori opportunità di aggiungere valore. Crediamo che i municipal bond possano giocare un ruolo strategico per gli investitori tassabili, soprattutto data la tendenza verso maggiori deficit federali. I metalli preziosi e le strategie di opzioni possono fornire ulteriori modi per integrare l’esposizione alle obbligazioni.