Obiettivo: una filiera produttiva responsabile
A nostro parere, Michelin rappresenta un esempio eccellente di stewardship grazie alla sua strategia integrata e incentrata su prestazioni e sostenibilità. In qualità di impresa di alto profilo in un settore fortemente competitivo, ci aspettiamo che Michelin tragga vantaggio dalla crescente attenzione rivolta alla sostenibilità e dalla diffusione dei veicoli elettrici. Nel frattempo, continuiamo ad apprezzarne il profilo finanziario e operativo prudente, nonché gli sforzi per migliorare la propria efficienza.
Nell’ambito del nostro portafoglio Global Stewards, la società si contraddistingue nel proprio settore per il suo approccio alla tracciabilità delle materie prime che utilizza. Per poter mettere in atto un’efficiente supervisione della filiera produttiva, le aziende devono tracciare la loro catena di fornitura oltre il livello 1 (rappresentato dai fornitori con cui hanno rapporti contrattuali diretti).
Le imprese non dovrebbero limitarsi a presumere che ogni fornitore gestisca la supervisione del livello successivo. Generalmente la visibilità della catena di approvvigionamento diminuisce quando si va oltre i fornitori di livello 1, ed è qui che l’incidenza della schiavitù moderna è maggiore. Le società in grado di tracciare la produzione il più possibile a valle della catena aumentano la probabilità che i fornitori si attengano ai codici comportamentali, tra cui quelli sulla schiavitù moderna.
L’approvvigionamento responsabile può anche contribuire a mitigare i rischi associati alla filiera produttiva e, attraverso il nostro dialogo sulla stewardship, incoraggiamo le aziende ad affrontare questi rischi in modo coerente. In genere, per i produttori di pneumatici, la gomma naturale rappresenta il rischio di approvvigionamento più grande. Michelin si impegna a fondo per coltivare la gomma in modo responsabile, offrendo ogni anno percorsi di formazione a 100.000 agricoltori, impegnandosi attivamente per ridurre la deforestazione e controllando l’impatto della coltivazione della gomma sulla biodiversità e sugli ecosistemi locali. L’azienda traccia la sua complessa catena del valore della gomma utilizzando un’applicazione mobile che consolida le informazioni sulle pratiche delle diverse parti in causa. Finora, l’azienda ha già raccolto informazioni da oltre 42.000 coltivatori di alberi della gomma su questioni quali le condizioni di lavoro e le pratiche di lavoro minorile. L’obiettivo è quello di mappare l’80% dei volumi di gomma naturale entro la fine di quest’anno. Questa visibilità è fondamentale per la capacità di Michelin di gestire i propri fattori di produzione e di intervenire per garantire una maggiore resilienza.