Come già discusso nell’Outlook obbligazionrio per il 2022, riteniamo che i rischi di inflazione e del rialzo dei tassi di interesse siano destinati a soppiantare la pandemia di COVID-19 come i nuovi spauracchi del 2022 per gli investitori. Il duplice spettro di un’inflazione persistentemente più elevata e di tassi in costante aumento preoccupa molti investitori, per via delle potenziali implicazioni che potrebbero riguardare le loro esposizioni obbligazionarie. Di conseguenza, molti stanno ora cercando strategie di portafoglio difensive, le cosiddette “coperture”, per il nuovo anno.
Possibili scenari di inflazione
Il prezzo di mercato per l’inflazione statunitense nel più lungo periodo si è attestato recentemente intorno al 2,5%, sulla base degli ultimi tassi di inflazione di breakeven. Si discute ancora molto dei probabili dati d’inflazione in futuro, ma la maggior parte delle previsioni informate sembra complessivamente ricadere in uno dei due campi seguenti:
- anche se l’inflazione potrebbe superare il 3%, essa sarà in ultima analisi attenuata dai rialzi dei tassi della Fed e da altre misure, suggerendo che il grosso del movimento al rialzo delle aspettative di inflazione potrebbe essere ormai alle nostre spalle;
- nonostante i notevoli sforzi di contenimento da parte della Fed, l’inflazione continuerà a salire inesorabilmente nel periodo a venire, per poi attestarsi (e restare) nella fascia media dei valori a una cifra o forse a livelli ancora più elevati.
Nel primo scenario, qualsiasi successivo aumento dei tassi potrebbe essere più graduale e determinato principalmente da tassi reali più alti, invece che dall’inflazione. Questo rappresenterebbe uno scenario più favorevole per le allocazioni obbligazionarie, dove l’asset class può ottenere rendimenti reali positivi per periodi più lunghi, beneficiando potenzialmente del carry, del “rolldown” dei rendimenti e reinvestendo in rendimenti più elevati.
Coperture obbligazionarie dall’inflazione
Per gli investitori preoccupati dal secondo scenario, o per quelli che desiderano un posizionamento più tattico, ci sono diverse soluzioni che pensiamo possano aiutare a proteggere un portafoglio obbligazionario dalla doppia minaccia di una maggiore inflazione e di un aumento dei tassi. Eccone alcune, insieme ai “pro” e ai “contro” da considerare per ciascuna di esse:
TIPS E LINKER GLOBALI INDICIZZATI ALL’INFLAZIONE
Pro: questi titoli offrono coperture dirette dall’inflazione e sono generalmente di qualità più elevata.
Contro: dati gli attuali livelli dei rendimenti, questi strumenti di fatto “bloccano” gli investitori in rendimenti reali negativi. Inoltre, l’efficacia dei TIPS come copertura dall’inflazione realizzata può variare notevolmente in base alla scadenza.
PRESTITI BANCARI A TASSO VARIABILE
Pro: normalmente i rendimenti a tasso variabile si azzerano e riprezzano con l’aumento dei tassi di interesse (e dell’inflazione).
Contro: sono soggetti al rischio d’insolvenza e alla volatilità dei prezzi, in particolare durante gli shock di mercato, a causa dei loro rating sub-investment-grade.
CREDITO HIGH YIELD
Pro: tende ad avere una duration empirica inferiore rispetto alla maggior parte degli altri settori obbligazionari.
Contro: potrebbe non proteggere da un’inflazione considerevolmente più elevata ed è incline a un rischio di insolvenza e di volatilità dei prezzi più elevato rispetto persino ai prestiti bancari.
CREDITO CARTOLARIZZATO
Pro: una buona fetta del mercato consiste in strumenti a tasso variabile (vedi sopra) e porzioni del mercato possono trarre vantaggio da un eventuale aumento di valore delle attività garantite sottostanti durante i periodi inflazionistici.
Contro: essendo un settore di mercato più “di nicchia”, possono sperimentare una maggiore volatilità dei prezzi.
OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI
Pro: la loro natura ibrida obbligazionaria/azionaria permette di partecipare al rialzo del mercato azionario.
Contro: la loro capacità di riprezzarsi a livelli più elevati assieme all’inflazione dipende dalla performance azionaria sottostante.
STRATEGIE OBBLIGAZIONARIE FLESSIBILI
Pro: hanno generalmente accesso a una gamma di opportunità obbligazionarie globali molto più ampia.
Contro: il successo è spesso fortemente dipendente dall’abilità del gestore di generare risultati.
La Figura 1 mostra la nostra performance relativa attesa per selezionati settori obbligazionari in diversi ambienti di inflazione e crescita.