4. Elezioni USA: impatto di Trump 2.0 sul venture capital
Si prevede che il risultato delle recenti elezioni avrà un profondo (ancorché variabile) impatto sul private equity, in termini di attività di uscita, performance aziendali e contesti di inflazione/tassi di interesse. Queste ripercussioni possono essere generalmente suddivise tra implicazioni di breve termine e di medio/lungo termine.
Impatti di breve termine delle elezioni
Il programma della nuova amministrazione indica che dovremmo aspettarci un allentamento della regolamentazione e della supervisione e la possibile accelerazione dei modelli di business crypto-correlati. In attesa delle audizioni di conferma, potremmo anche assistere a un cambiamento dell’impegno in termini di M&A della Federal Trade Commission, che potrebbe liberare la liquidità tanto necessaria al private equity.
Complessivamente, questi impatti di breve termine potrebbero sostenere e favorire la liquidità dei mercati privati. Tra i primi segnali a sostegno di queste previsioni vi sono i notevoli guadagni azionari registrati dalle banche d’investimento dopo la vittoria elettorale di Trump. Inoltre, il Goldman Sachs IPO Issuance Barometer è oggi attestato a 137 (rispetto a una base storica di 100).5 Infine, i potenziali tagli delle imposte potrebbero ulteriormente alimentare le performance di breve termine per le attività assistite da capitali di rischio.
Implicazioni per le politiche di medio e lungo termine
Molti investitori stanno attentamente monitorando la politica commerciale, in quanto il neo-eletto presidente Trump potrebbe implementare dazi non soggetti a legislazione. Gli economisti di Goldman Sachs prevedono che Trump imporrà dazi sulle importazioni dalla Cina, in media con un incremento del 20%. Anche le aziende europee potrebbero essere soggette a dazi. È interessante rilevare come le incertezze in merito alla politica commerciale si traducano in un impatto economico molto più significativo rispetto ai dazi stessi.6
Secondo il consenso, se questi dazi verranno implementati, l’inflazione potrebbe non proseguire la traiettoria attuale e addirittura ricominciare a salire. Questo potrebbe dar luogo a tagli dei tassi di interesse inferiori al previsto, con uno scenario estremo addirittura di possibili rialzi da parte della Fed.