Nel primo trimestre 2021 abbiamo indicato diversità, equità e inclusione (DEI) e il cambiamento climatico tra le nostre priorità di stewardship per il 2021. Ritenendo che tali aspetti possano interessare gli esiti a lungo termine degli investimenti, cerchiamo di allineare i nostri voti per delega alla nostra attività di engagement nel tentativo di promuovere dei progressi. Abbiamo scritto a tutte le società dell’S&P 500 per informarle della nostra nuova politica di voto nell’ambito della lunga attività di engagement su tali argomenti. Abbiamo votato contro la rielezione dei Presidenti delle commissioni di governance e per le nomine presso 28 aziende sottostanti l’indice che non hanno reso nota la composizione razziale ed etnica dei rispettivi consigli di amministrazione. Crediamo che la diversità in seno al CdA aiuti le società a prendere decisioni strategiche più valide. Non siamo gli unici a usare il voto per promuovere un cambiamento positivo: nelle sessioni di voto del 2021 le rielezioni degli amministratori in tali società hanno raggiunto una media dell’85%, inferiore a quella usuale del 95%. Prevediamo di seguire lo spesso approccio al voto anche nel 2022 nel caso delle società dell’S&P 500 e adottarlo anche per altri indici.
Il cambiamento climatico resta uno dei punti più importanti della nostra attività di voto e di engagement per via degli elevati rischi finanziari a lungo termine che crediamo rappresenti per economie, mercati e quindi i portafogli dei nostri clienti. Nel 2021 abbiamo sostenuto diverse proposte degli azionisti che chiedevano alle società di adottare misure precise in linea con l’Accordo di Parigi e migliorare i report sul clima. Di norma appoggiamo le proposte che richiedono una supervisione da parte del CdA dei contributi politici di una società e delle attività di lobbying o delle attività che richiedono una informativa più esaustiva, soprattutto nel caso in cui vi siano gravi discrepanze fra le intenzioni comunicate e la strategia adottata rispetto ai piani sul clima. Nella valutazione delle proposte degli azionisti circa l’attività di lobby, ci concentriamo in particolare sulla trasparenza delle informative esistenti.
La novità delle votazioni del 2021 ha riguardato le proposte di management e azionisti circa l’approvazione da parte degli azionisti dei piani per la transizione climatica (“Say on Climate”). Anche se le proposte differivano in termini di qualità in assenza di uno standard di mercato, abbiamo valutato ciascun piano in base ai rispettivi meriti, ricorrendo alle nostre conoscenze sulle società presenti nei portafogli che gestiamo per conto dei clienti, nonché alle nostre risorse di ricerca sul rischio associato alla transizione climatica.
Infine, abbiamo esortato l’adozione di best practice presso gli enti di controllo. Alla US Securities and Exchange Commission, abbiamo comunicato il nostro supporto (disponibile in inglese) circa le informative obbligatorie su importanti rischi climatici, tra cui…
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