Cosa si nasconde dietro alla crisi?
L'attuale crisi energetica è composta da due componenti: una crisi di disponibilità energetica e una crisi di accessibilità economica.
Crisi di disponibilità energetica: a febbraio, prima dell'invasione dell'Ucraina, la Russia soddisfava circa il 40% del fabbisogno europeo di gas naturale. Oggi questo numero è vicino allo zero. In un contesto caratterizzato da un calo della produzione di energia idroelettrica dovuto alla siccità e da problemi di manutenzione delle centrali nucleari francesi, l'Europa si trova ora a dover affrontare una grave carenza di gas naturale e di elettricità. La ricerca di fonti energetiche alternative è diventata fondamentale e comprende opzioni quali l'importazione di una maggiore quantità di gas naturale liquefatto (GNL), l'aumento della produzione interna di gas, il prolungamento della vita utile delle centrali nucleari, il maggiore utilizzo delle centrali a carbone e la costruzione di un maggior numero di impianti per la produzione di energia rinnovabile. Se da una parte alcune di queste potenziali soluzioni, come il prolungamento del nucleare e la combustione del carbone, sono più immediate, dall’altra le soluzioni a più lungo termine, come l'incremento nell'uso di energie rinnovabili e l'implementazione di nuove infrastrutture per il GNL, possono richiedere diversi anni.
A nostro avviso, le scorte di gas naturale in Europa basteranno a soddisfare il fabbisogno di quest’inverno, ammesso che non si verifichino condizioni climatiche eccezionalmente rigide. Tuttavia, è probabile che le scorte saranno piuttosto scarse entro l'inverno 2023/2024 (Figura 1).
Grafico in focus: il trend rialzista durerà ancora?
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