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Come beneficiare della crescita in un contesto di rendimenti più elevati

Autori vari
2025-03-31
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Le opinioni espresse sono quelle degli autori alla data di redazione. I singoli team di gestione possono esprimere opinioni differenti e prendere decisioni d'investimento diverse. Il valore finale dell’investimento potrebbe essere superiore o inferiore a quello dell’investimento iniziale. Eventuali dati di terzi utilizzati nel presente documento sono considerati affidabili, tuttavia non è possibile garantirne l’esattezza. Destinato esclusivamente a investitori professionali. Il presente commento è fornito unicamente a scopo informativo, non deve essere considerato come una raccomandazione attuale o passata e non è destinato a costituire una consulenza di investimento o un'offerta di vendita o la sollecitazione di un'offerta di acquisto di azioni o altri titoli. I risultati passati non sono un indicatore affidabile di risultati futuri. Le dichiarazioni previsionali non devono essere considerate come garanzie o previsioni di eventi futuri.

Punti salienti

  • Le obbligazioni high yield, storicamente in grado di generare rendimenti simili a quelli dei titoli azionari a fronte di una volatilità inferiore, possono beneficiare notevolmente della crescita.
  • I rendimenti all-in dei mercati globali high yield sono a livelli interessanti e possono offrire protezione dall’aumento dei tassi d'interesse e dall’ampliamento degli spread di credito.
  • Tuttavia, gli spread al di sotto delle mediane storiche consentono agli investitori di incrementare gradualmente l’esposizione nel tempo, beneficiando dei rendimenti interessanti disponibili oggi in attesa che si presentino nuove opportunità con valutazioni più appetibili.

In un contesto di rendimenti più elevati e più incerti, dove si possono cercare opportunità di crescita?

La nuova era macroeconomica potrebbe portare con sé una maggiore volatilità e ciclicità, ma potrebbe anche offrire una crescita nominale superiore. Tradizionalmente, i titoli azionari e gli asset alternativi sono considerati gli strumenti più adatti per beneficiare della crescia nominale. Tuttavia, i rendimenti attuali aumentano l’attrattiva delle obbligazioni, non solo per gli investitori orientati al reddito, ma anche per chi desidera incrementare il proprio patrimonio nel lungo periodo.

Se consideriamo la crescita dal punto di vista di un investimento obbligazionario, i due candidati più promettenti sono il debito dei mercati emergenti e le obbligazioni high yield. 

Il debito dei mercati emergenti sia obbligazioni governative che societarie può essere uno strumento volatile e complesso, ma può anche offrire livelli di reddito e di apprezzamento del capitale superiori rispetto al debito dei mercati sviluppati. Questa asset class presenta tuttavia una grande dispersione e rischi idiosincratici. Pertanto sia per i titoli in valute locali sia per il debito denominato in valute forti, consigliamo di costruire le esposizioni con prudenza nel lungo periodo, tenendo conto della propensione al rischio e dell’orizzonte d’investimento specifico di ciascun investitore.

Le obbligazioni high yield rappresentano un’altra opportunità per beneficiare della crescita. Questi titoli, tipicamente emessi da aziende di qualità inferiore, tendono a offrire tassi d’interesse più elevati rispetto alle obbligazioni investment grade e un'asset allocation attiva può giocare un ruolo significativo all’interno dei portafogli. 

Storicamente, le obbligazioni high yield sono state in grado di offrire rendimenti simili a quelli dei titoli azionari a fronte di una volatilità inferiore1, grazie al pagamento periodico di cedole elevate. Di conseguenza, l’high yield può rappresentare un’opzione interessante per gli investitori non sono ancora pronti a investire pienamente nell’azionario per generare crescita, o per coloro che desiderano ridurre il rischio associato alle azioni.

I titoli high yield sono un’opzione molto interessante grazie ai loro alti rendimenti all-in e alla migliore qualità creditizia

Attualmente, i rendimenti all-in dei mercati high yield globali sono tra i più alti registrati dal periodo successivo alla crisi finanziaria del 2008. Questi rendimenti superiori non solo suggeriscono migliori risultati in futuri, ma possono anche offrire una certa protezione dall’aumento dei tassi d'interesse e dall’ampliamento degli spread di credito. La Figura 1 illustra l’andamento storico dei rendimenti a termine su 3 anni, da gennaio 1998 al dicembre 2023, e lo Yield to Worst (rendimento iniziale ipotizzando nessuna insolvenza o potenziali rimborsi anticipati degli emittenti). Questa figura evidenzia una relazione storica positiva tra i rendimenti iniziali e il rendimento a termine su 3 anni nel corso del periodo, mettendo in evidenza come i rendimenti all’8,5% o superiori si siano generalmente tradotti in rendimenti complessivi a termine positivi su 3 anni. Quando i rendimenti erano a questi livelli, il peggiore rendimento complessivo annualizzato su 3 anni è stato pari a -3,4%, ma la media dei rendimenti complessivi annualizzati a termine nel periodo è stata del +9,2%. Questo andamento storico potrebbe non ripetersi in futuro, ma a nostro avviso i dati indicano che i livelli relativamente elevati dei rendimenti attuali possono rappresentare un “cuscinetto” potenzialmente significativo per gli investitori.

I dati storici mostrano una correlazione positiva

Oltre ai rendimenti all-in attualmente interessanti il mercato high yield ha subito una trasformazione significativa anche in termini di composizione: è diventato più ampio, più diversificato a livello globale e di qualità superiore. 

Questo è dovuto in parte al fatto che una quota sempre più grande dell’indice è oggi costituita dai cosiddetti “angeli caduti”, ovvero obbligazioni investment grade declassate al livello high yield a causa delle crescenti difficoltà dei contesti di mercato, soprattutto nel 2009 e nel 2020. Essendo “nuovi arrivati” nel mercato high yield, questi titoli tendono a essere di qualità superiore e possono rappresentare un’opportunità interessante per i gestori attivi. La qualità superiore è anche dovuta al fatto che le nuove emissioni provengono generalmente da aziende di qualità superiore, oltre alla maggiore disciplina del mercato high yield; infatti, molti accordi non sono stati finanziati nel mercato high yield bensì in altre aree, ad esempio sui mercati del credito privato.2

Data la qualità creditizia inferiore delle obbligazioni high yield rispetto ai titoli investment grade, gli investitori spesso temono il rischio di insolvenza, soprattutto in contesti di di condizioni finanziarie più severe. Le insolvenze potrebbero aumentare nel prossimo anno, ma crediamo che si manterranno notevolmente inferiori a quanto registrato nelle fasi finali dei cicli economici precedenti; inoltre, la qualità superiore dell’indice dovrebbe generalmente garantire meno insolvenze. I fondamentali aziendali nel mercato high yield sono oggi complessivamente solidi e non si evidenziano particolari esposizioni a leva in settori specifici, né un’eccessiva crescita del credito dovuta a standard di sottoscrizione meno stringenti. 

La pazienza può essere premiata, ma è importante essere preparati

Trovare il livello d’ingresso più vantaggioso potrebbe non essere fondamentale per gli investitori che mirano a creare un’allocazione strategica, tuttavia, consigliamo comunque un approccio graduale. Gli spread al di sotto delle mediane storiche consentono agli investitori di attendere, aggiungendo un'esposizione tattica quando le valutazioni diventano più attraenti.

Per questo motivo, potrebbe essere opportuno incrementare gradualmente le posizioni e costruire un’allocazione strategica all’high yield nel tempo. In questo modo, gli investitori possono beneficiare dei rendimenti interessanti disponibili oggi, pur rimanendo a sfruttare le opportunità future. Detto questo, è importante ricordare che i rendimenti all-in più alti possono offrire un’importante protezione contro un potenziale ampliamento degli spread.

I vantaggi di un approccio attivo

Crediamo che la dispersione tra le regioni sussisterà nel corso dell’anno e che le strategie high yield attive e globali trarre vantaggio dalle opportunità presenti in diversi paesi. Attualmente, gli spread sono più elevati in Europa rispetto al mercato statunitense, offrendo potenzialmente interessanti opportunità, a condizione che le società emittenti siano ben posizionate per muoversi con successo in un contesto macroeconomico che potrebbe indebolirsi.

Indipendentemente dall’allocazione scelta dagli investitori in obbligazioni high yield, crediamo che una gestione attiva sia di fondamentale importanza nel contesto attuale. Nonostante un universo high yield di qualità complessivamente superiore rispetto al passato, i fondamentali aziendali iniziano a indebolirsi e le insolvenze stanno aumentando. Crediamo che una ricerca creditizia fondamentale approfondita, combinata con competenze settoriali ed ESG significative, sia lo strumento più efficace per identificare le società high yield che potranno sovraperformare nel lungo termine ed evitare quelle con un rischio di insolvenza più elevato.

Fonte: ICE Data Indices, LLC ("ICEDATA"), utilizzato su autorizzazione. ICE Data, le sue affiliate e i rispettivi fornitori terzi declinano qualsivoglia responsabilità e garanzia, espressa e/o implicita, inclusa qualunque garanzia di commerciabilità o idoneità per uno scopo o un uso particolare, anche con riferimento agli indici, ai dati degli indici e a qualsiasi dato incluso, correlato o derivato da essi. Né ICE Data, né le sue affiliate, né i rispettivi fornitori terzi potranno essere ritenuti responsabili per eventuali danni o responsabilità in relazione all’adeguatezza, all’accuratezza, alla tempestività o alla completezza degli indici o dei dati degli indici o di qualsiasi loro componente; gli indici e i dati degli indici e tutti i loro componenti sono forniti “così come sono” e il loro impiego avviene a rischio esclusivo dell’utente. ICE Data, le sue affiliate e i rispettivi fornitori terzi non sponsorizzano, appoggiano o raccomandano Wellington Management Company LLP, né i relativi prodotti o servizi.

1Fonte: MSCI, Bloomberg, dicembre 2023. | 2Fonte: JP Morgan, settembre 2022.

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